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rapporti di coppia sbagliati - Coach Problemi di Coppia - Roma

Non posso dirti quante persone, in particolare le donne, restano in rapporti di coppia sbagliati. Questo schema è dovuto, in parte, ai malsani messaggi di socializzazione che diamo alle donne. I messaggi alle donne e alle ragazze sono tutti abbastanza chiari: trovate un uomo che in qualche modo renderà perfetta la vostra vita. Alla donna viene insegnato ad essere accomodante, perdonare, educare, essere perfetta e amorevole. Insegniamo ai nostri ragazzi e agli uomini, sfortunatamente, ad essere emotivamente chiusi, aggressivi e forti. Puoi vedere dove stiamo andando a finire, giusto? Abbiamo uomini a cui viene insegnato ad essere sempre “virili” e alle donne viene insegnato ad accettare tutto: la catastrofe perfetta. Naturalmente ci sono molte eccezioni a questo schema, come le donne che controllano, sono dure e cattive … e gli uomini che rimangono in una tale relazione.

Il risultato di questi insegnamenti è un sacco di relazioni infernali. Alcune donne si trovano in rapporti fisicamente abusivi causati da violenza fisica, intimidazione e controllo estremo. Altre donne restano in rapporti verbalmente violenti con partner che li chiamano con ogni epiteto.

Alcuni rimangono con partner che tradiscono per anni con poco o nessun rimorso, uomini che si lamentano dell’aspetto delle loro mogli, donne che accusano i mariti di trascurarle con tutti quelli che incontrano (amiche, colleghi etc). Troppi vivono con partner che seppelliscono la testa nel lavoro, litigano con loro e con i bambini e hanno bisogno di essere trattati con i guanti bianchi, altrimenti esploderanno e daranno la colpa alle mogli o ai mariti per i loro scoppi. Queste non sono relazioni sane. Queste relazioni sono tossiche a tutti i livelli e restare in esse è tossico per chiunque (donne, uomini e per i bambini coinvolti).

Quindi perché così tanti rimangono in relazioni così malsane?

Di seguito sono elencate le cinque ragioni per cui si rimane in relazioni sbagliate e le consapevolezze necessarie per uscirne:

  1. La paura di essere soli. Innumerevoli persone rimangono in un rapporto perché hanno paura di restare soli: credono che avere qualcuno sia meglio che non avere nessuno. Razionalizzano questa decisione dicendo che “non si comporta sempre male”. Ecco una prima verità: pochissime persone sono “cattive” tutte le volte. Se scegli di stare con qualcuno, dovresti scegliere qualcuno che è la miglior versione di se stessa la maggior parte del tempo con un giorno non eccezionale ogni tanto – e mai un giorno in cui ci siano violenze.
  2. Un bisogno disperato di essere amato. Molti cercano qualcuno per avere la dimostrazione che sono amabili. Ecco un’altra consapevolezza: come qualcuno ti tratta NON riguarda te; riguarda al 100% loro. Tutte le persone meritano di essere trattate rispettosamente in ogni momento – anche durante il malumore – da tutte le persone. Qualsiasi trattamento inadeguato è dovuto alla persona che sta trattando male gli altri.
  3. La necessità di “aggiustare” o “salvare” l’altra persona. Molti hanno quindi bisogno di aggiustare, salvare e rendere felici gli altri spesso annullando loro stessi. Pensando che se riescono a “fare le cose bene” allora tutto andrà bene. La verità: c’è una differenza tra il lavorare a fianco di qualcuno e assumersi la responsabilità per quello che non và nell’altro. Solo loro possono cambiare le loro azioni: non hai il potere di “aggiustare” un altro essere umano.
  4. È quello che sanno e hanno vissuto. Da bambini, “sappiamo cosa abbiamo vissuto, viviamo quello che sappiamo”. Molti rimangono in cattive relazioni perché hanno visto i propri genitori rimanere con quelle stesse dinamiche che stanno vivendo ora da adulti. Una nuova consapevolezza: non siamo destinati a ripetere gli errori dei nostri genitori se ne diventiamo coscienti e impariamo dai loro errori.
  5. La paura che poi cambierà e che il prossimo partner otterrà il meglio da lui/lei. Troppe persone sono più preoccupate di chi potrebbe diventare il loro partner rispetto a chi è in realtà. Chi il tuo partner “potrebbe” diventare con qualcun altro è irrilevante se non lo è con te. E, in generale, le persone sono chi sono a meno che non decidano di fare molto lavoro su se stesse. Un’ultima verità: l’incidenza del divorzio aumenta con ogni matrimonio successivo e raggiunge il 74% per i terzi matrimoni. La probabilità che sarà “grande” per il prossimo compagno è molto scarsa e certamente non vale la pena restare in una relazione negativa per questo.

Quando si tratta di relazioni sane, la linea di fondo da seguire è che devi essere prima di tutto ‘‘integro‘‘ tu. Parte dell’essere in salute è sapere quando uscire da un rapporto e non accettare solo le briciole. Amati abbastanza da non accontentarti.

Se sei in una relazione malsana, riconoscila come tale e smetti di prendere che sia diversa, quindi, smetti di inventare scuse per il suo scarso comportamento e NON incolpare te stesso per le sue azioni. Lavora per migliorarti e sii disposto ad andartene se l’altro rifiuta di fare lo stesso su se stesso.

Cosa puoi imparare se sei una donna:

Potresti avere la “sindrome della crocerossina“: credi cioè di poter cambiare un uomo, di salvarlo, di farlo diventare l’uomo che credi di vedere al di là dei suoi limiti. Questo ti porterà a soffrire moltissimo perchè quello che meriti è una relazione alla pari in cui crescere insieme, dove nessuno dei due sia da zavorra al futuro dell’altro. Come detto nell’articolo nessuno può salvarsi se non vuole lavorare su se stesso da solo.

Cosa puoi imparare se sei un uomo:

La relazione di coppia è appagante e può regalarti un senso di realizzazione che nessun rapporto potrà mai darti ma devi essere disposto a investirci energie e tempo. Pensare che se lei ti chiede attenzioni o un maggiore impegno sia solo una “rompiscatole“ non fà che mostrare di te il tuo lato peggiore: quello infantile. Essere un uomo vuoi dire prima di tutto essere responsabili delle proprie azioni e sapere che la vita che hai dipende dalle scelte che fai.

 

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